15 nov 2012

Conto energia termica rinnovabili

Anticipazioni, nuovo conto energia termica 2013


Già da alcuni giorni è disponibile sul sito web del ministero dello sviluppo economico il disegno del decreto legge per gli incentivi economici dedicati  ai privati e alle imprese che installano impianti per il riscaldamento e la produzione di acqua calda utilizzando le energie rinnovabili termiche.

Ai fini di una migliore comprensione si fa presente che l'energia rinnovabile termica si deve distinguere da quella di tipo elettrica. La rinnovabile termica è l'energia prodotta tramite i seguenti sistemi o impianti:
  1. Pompe di calore alta efficienza
  2. Pannelli solari termici
  3. Caldaie a biomassa
Questi sistemi producono energia termica, sotto forma di acqua o fluidi caldi, che sono poi utilizzati direttamente per il riscaldamento invernale e la produzione di acqua calda sanitaria.
La rinnovabile elettrica si produce con i pannelli fotovoltaici o le pale eoliche, in questo caso l'energia prodotta sotto forma di elettricità può essere utilizzata per macchinari industriali, l'illuminazione, gli elettrodomestici, il riscaldamento e la climatizzazione.
Il nuovo conto energia termico è basato su un meccanismo con stanziamento di fondi (esemp. 500 ml. di € per il 2013) dal momento dello stanziamento i benefici saranno concessi ai primi che inviano la richiesta, i fondi possono essere aggiudicati anche in modo anticipato prima dell'esecuzione dei lavori, ma l'erogazione è vincolata alla conclusione dei lavori in un tempo determinato. Ogni anno sarà deciso un nuovo stanziamento.

La procedura prevede la compilazione della scheda-domanda con la quale si comunicano le caratteristiche dell'impianto e l'importo della spesa prevista, contestualmente il GSE tramite il suo sistema on-line automatizzato risponde con l'approvazione della richiesta e definisce l'importo del beneficio economico annuale. A tal punto si può sottoscrivere la scheda-contratto con la quale si congelano i fondi a proprio vantaggio e dopo la fine dei lavori i si percepirà l'importo dell'incentivo annuale per due anni nel caso di impianti residenziali e cinque anni per quelli industriali. 

Dalla lettura dell'articolo della procedura di accesso agli incentivi, appare da subito necessaria l'assistenza di un tecnico esperto di termo-idraulica e applicazioni di sistemi termici e/o idronici. Per la buona conclusione della pratica la legge richiede delle conoscenze di settore specifiche e affidarsi a professionisti non specializzati comporta dei rischi, infatti la stessa norma prevede la revoca dei benefici in caso di documentazione incompleta o errata.

A partire dall'anno di erogazione dell'ultimo importo si ha l'obbligo di conservare per cinque anni la documentazione completa prodotta dal tecnico, come le fatture e i bonifici di pagamento, inoltre a seconda dei casi sono richiesti: l'attestato di certificazione energetica, schede tecniche apparecchiature/componenti, asseverazione tecnica, certificazioni di prodotto, diagnosi energetica, dichiarazione sostitutiva di notorietà, ecc. Una complicazione per gli impianti con caldaie e/o stufe a biomassa è l'obbligo di utilizzare determinati tipi di combustibili e per dimostrare ciò l'utilizzatore deve conservare ed esibire le fatture di acquisto delle biomasse prescritte dalla legge.

Ma veniamo alla parte interessante, il contributo effettivo che lo stato paga a chi installa l'impianto. Dobbiamo premettere che l'incentivo è calcolato su base territoriale in virtù della zona climatica, più è fredda la zona maggiore è il contributo. Le zone climatiche italiane in ordine di clima da più caldo a più freddo sono da A, B, C, D, E, F. Per cui le fasce degli incentivi sono sempre 6 a parità di impianto e spesa effettiva. La realizzazione in una zona fredda come l'Italia Appenninica o sull'arco Alpino riceverà un incentivo doppio rispetto allo stesso impianto realizzato nelle zone di mare della Sicilia, Sardegna e Puglia. Per conoscere la zona climatica di un comune italiano consigliamo di utilizzare il seguente link http://www.comuni-italiani.it/alfa/index.html

Solo i pannelli solari termici e gli scalda acqua con pompa di calore integrata fanno eccezione e l'incentivo non dipende dal territorio di installazione.

Oltre la posizione geografica gli altri parametri che contribuiscono a definire l'incentivo sono: la potenza della pompa di calore o della caldaia, l'efficienza energetica dell'apparecchiatura, la spesa effettiva, le dimensioni dell'immobile, ecc.

Faremo ora degli esempi pratici basati sui criteri del disegno del decreto legge, ma che durante la procedura di approvazione potrebbero subire variazioni, anche migliorative.

Pompa di calore
Installazione in zona E (Milano, Torino, Venezia, Arezzo, L'Aquila, Perugia, Potenza ecc.) di una pompa di calore COP 4,25 ad alimentazione elettrica, prezzo medio € 3500,00, da utilizzare per un impianto di riscaldamento a pavimento o con ventilconvettori. In questo caso per un appartamento di 150 mq è richiesta una macchina con una potenza nominale di almeno 11,00 kW con potenza elettrica media assorbita 1,3 kWh. Vantaggi: basso consumo, facilità d'uso, elevato comfort, possibilità di climatizzazione estiva. Incentivo annuo € 781,66 per due anni, totale € 1563,32.

La stessa installazione in zona B (Catania, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa, Trapani) riceve un incentivo totale in due anni di € 781,66 (390,83 €/anno)
L'esempio simile rilasciato dal ministero dello sviluppo economico appare più adatto a realtà di tipo industriale. Una pompa di calore di 24 kW per uso residenziale è adatta per abitazioni di grandi dimensioni, inoltre con un COP di 3,9 ci si può attendere un assorbimento medio di 3 kWh e picchi di 9 kWh non adatti ad abitazioni con contatori elettrici di 3 o 5 kWh.
Per applicazioni industriali con pompa di calore elettrica da 50 kW e COP 4, prezzo medio di mercato € 35.000,00 il beneficio in zona E equivale a un incentivo annuo di € 1170,00 per cinque anni per un totale di € 5850,00.

Stufa a pellet
Installazione in zona E di idro-stufa a pellet di 22 kW (costo medio € 4500,00). L'incentivo economico annuo è di € 844,67, totale in due anni € 1698,93. Per la stessa stufa in zona B l'incentivo totale in due anni è di € 844,67.

Caldaia a biomassa
Consideriamo un caso industriale come un azienda agricola. Installazione di caldaia a biomassa da 150 kW per riscaldamento di serre nella zona F, la più fredda, l'incentivo totale dopo 5 anni sarà pari a € 64.800,00. Nella zona più calda, la A, sarà di € 21,600.

Solare termico
La gran parte dei sistemi domestici ha una superficie lorda che va dai 2 ai 5 mq. Un sistema standard dotato di due collettori per un totale di 4 mq di superficie solare e un bollitore (serbatoio) da 300 litri ha un costo di € 2500,00. L'incentivo è indipendente dalla zona climatica ed è pari a € 680,00 per due anni, totale € 1360,00.

Un applicazione molto interessante è quella dei sistemi utilizzati nelle industrie alimentari come i caseifici, nei quali un impianto con accumulo di 5000 litri e 50 mq di collettori Heat Pipe consente una produzione media di acqua a 60 °C, ha un costo di € 25000,00 e percepisce un incentivo in due annui di € 17000,00  pari a circa il 70% dell'investimento.


Per il testo completo del disegno del decreto legge cliccare sul seguente link http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/DM_TERMICO_2012.pdf

Per gli esempi rilasciati dal ministero dello sviluppo economico http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/Esempi_conto_termico2012.pdf

______________________________

Nessun commento: